La grotta-sorgente situata a poca distanza dall’abitato di Roaschia (Cuneo) è stata méta di esplorazioni
dell’inizio degli anni ’60 ad opere dei gruppi speleosubacquei di Cuneo, Torino e Milano. Nel 1968, durante le ultime esplorazioni, fu teatro di un incidente nel quale due speleosub furono
bloccati nell’oltresifone e riuscirono ad riemergere solamente il giorno successivo dopo una notte in cui tutti pensavano al peggio. Al seguito di questo la grotta fu chiusa e solo raramente si
riescono ad avere i permessi per accedervi.
Una quindicina di anni fa la cavità fu riesplorata con cura e rivista tutta la parte terminale che presenta un labirinto di cunicoli di ridotte dimensioni.
Nonostante l’impegno profuso non si riuscì a ritrovare la via seguita da due speleosub e l’oltresifone rimase un mistero.
Mistero che si è finalmente abbattuto ora con il ritrovamento del cunicolo “giusto” e il raggiungimento della saletta oltresifone, dopo 47 anni dallo storico incidente.
Hanno partecipato alla recente esplorazione Gherardo Biolla, Giorgio Graglia, Roberto Jarre e Attilio Eusebio.
SPELEOSUB - Sifone dell'Arma del Lupo -121
(6-8 gennaio 2012)
Grandi ambienti, visibilità spettacolare, rilevate ed esplorate 300 metri di nuove gallerie per -121 di profondità. Questi sono i risultati tecnici ed esplorativi della spedizione organizzata dalla Associazione Gruppi Speleologici Piemontesi nel periodo 6-8 gennaio 2012.
Ma il risultato umano è stato ben più soddisfacente, 62 persone appartenenti ai Gruppi Speleologici Piemontesi e Liguri si sono alternate per due giorni a trasportare due attrezzature complete per i sifonisti (oltre 30 sacchi di materiale, una decina di bombole) permettendo ad entrambi di entrare in acqua (Alberto Cavedon - Attilio Eusebio). Il primo dotato di rebreather ed assistito fuori e dentro l'acqua è sceso in autonomia fino a -121 dove la galleria, di grandi dimensioni, pareva chiudere. Ma verso l'alto una breve risalita (sempre subacquea naturalmente) lo ha riportato su una cengia a -107 da dove ripiomba nell'inesplorato "nero". L'immersione è durata 135 minuti. Durante la risalita sono state eseguiti dai due speleosub rilievo del nuovo ramo e fotografie. Temperatura dell'acqua 6 gradi in superficie, 5 gradi di -30 metri in giù. Un grazie di cuore a tutti gli speleo che hanno condiviso con noi questa esperienza, che l'hanno supportata in particolar modo agli amici dello Speleo Club Tanaro che ne hanno subito l'urto maggiore. (di seguito alcune immagini della grotta e dell'immersione)